Rinvio alla Corte costituzionale dell'azione diretta del subvettore ex art.7-ter D.Lgs. n.286/2005 - Studio Legale Turci

Rinvio alla Corte costituzionale dell’azione diretta del subvettore ex art.7-ter D.Lgs. n.286/2005

Il Tribunale Grosseto (ord. 03 giugno 2016) ha ritenuto rilevante e non manifestamente infondata la questione di costituzionalità, con riferimento all’art. 77 II comma, Cost., dell’art. 7-ter del D.Lgs n.286/2005 (aggiunto in sede di conversione del D.L. 103/2010 con la L. 127/2010 e con il quale è stata prevista – nel settore dell’autotrasporto di merci per conto di terzi – l’azione diretta del vettore che ha svolto un servizio di trasporto su incarico di altro vettore nei confronti di tutti coloro che hanno ordinato il trasporto), con conseguente sospensione del presente giudizio e trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.

Ha osservato la Corte come l’art. 77, II comma, Cost. imponga che la Legge di Conversione debba avere un contenuto omogeneo a quello del Decreto Legge convertito. Tale principio vale anche nel caso di provvedimenti governativi ab origine a contenuto plurimo, in relazione ai quali ogni ulteriore disposizione introdotta in sede di conversione deve essere strettamente collegata ad uno dei contenuti già disciplinati dal decreto-legge ovvero alla ratio dominante del provvedimento originario considerato nel suo complesso. Qualora le norme aggiunte in sede di conversione siano del tutto eterogenee al contenuto o alle ragioni di necessità e urgenza proprie del decreto, esse devono ritenersi illegittime per violazione dell’art.77 Cost. in quanto esorbitano dal potere di conversione attribuito dalla Costituzione al Parlamento.

Il Decreto Legge 103/2010 titolato “Disposizioni urgenti per assicurare la regolarità del servizio pubblico di trasporto marittimo” era stato emesso al fine di disciplinare la procedura di dismissione del capitale sociale di Tirrenia di Navigazione S.p.A. e regolare la continuità del trasporto marittimo con le isole nel periodo estivo. La disposizione di cui all’art. 7-ter del D.Lgs n.286/2005 – aggiunta in sede di conversione del D.L. 103/2010 con la L. 127/2010 – è a giudizio della Corte completamente scollegata dai contenuti già disciplinati dal decreto legge, sicché  risulterebbe manifesta l’assenza di ogni nesso di interrelazione funzionale tra la suddetta disposizione e quelle originarie del decreto legge, con conseguente violazione del precetto costituzionale.

Sulla questione si dovrà ora pronunciare la Corte costituzionale.

 

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