La Cassazione si pronuncia sull'interpretazione delle Regole Bancarie Uniformi in tema di lettere di credito (Cass. 2016, n. 11263) - Studio Legale Turci

La Cassazione si pronuncia sull’interpretazione delle Regole Bancarie Uniformi in tema di lettere di credito (Cass. 2016, n. 11263)

In una delle rare pronunce sul tema, la Cassazione (Cass. 2016, n. 11263) ha recentemente riaffermato che:

1) le norme e gli usi uniformi relativi ai crediti documentari non sono usi giuridici o normativi, ma costituiscono clausole d’uso, integrative della volontà negoziale dei contraenti, ai sensi dell’art. 1340 cod. civ., e sono dirette a regolare in maniera uniforme le operazioni di apertura di credito documentario; con la conseguenza che la loro interpretazione, compiuta dal giudice del merito con motivazione esauriente ed immune da vizi logico-giuridici, risolvendosi in indagine di fatto, non è censurabile in sede di legittimità;

2) il rigoroso controllo formale di conformità dei documenti alle condizioni del credito, demandato alla banca mandataria, deve essere guidato ed illuminato dal criterio della ragionevolezza, che deve guidare l’attività di controllo documentale della banca verso il giudizio finale di conformità o discordanza; al riguardo, se da un lato, esso non deve limitarsi ad una verifica meramente estrinseca e letterale dei documenti con il rischio di pervenire ad un giudizio di discordanza documentale per errori immediatamente evidenti e non incidenti sul rispetto sostanziale delle condizioni del credito, parimenti non deve, dall’altro, esorbitare in un vero e proprio sindacato sulla corrispondenza del contenuto degli stessi alle condizioni del credito.

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La Cassazione si pronuncia sull’interpretazione delle Regole Bancarie Uniformi in tema di lettere di credito (Cass. 2016, n. 11263)