Lo strano caso degli immobili A1 a Genova: l’intervento della Commissione Tributaria Regionale - Studio Legale Turci

Lo strano caso degli immobili A1 a Genova: l’intervento della Commissione Tributaria Regionale

La circostanza che, del totale di 23.974 case di lusso censite in Italia, quasi il 20% si trovi nel solo comune di Genova (4.398)[1], ha destato numerose perplessità circa l’univocità dei criteri adottati dall’Amministrazione per il classamento immobiliare.

Con una recentissima ordinanza in una controversia seguita dallo Studio, la Commissione Tributaria Regionale per la Liguria ha rilevato come, mentre sino al 2014 l’immobile di lusso, definito dal D.M. 1072 del 1969, era distinto da quello signorile, corrispondente alle categorie catastali A1, A8 e A9, tale differenziazione è stata superata dai decreti legislativi 23 del 2011 e 175 del 2014, i quali hanno ricollegato i benefici fiscali di sottrazione al pagamento dell’IMU e godimento delle riduzioni IVA previste per l’acquisto della prima casa al solo criterio catastale.

Secondo la Commissione, derivando, quindi, dall’accatastamento un effetto (rilevante) tributario, l’interpretazione costituzionalmente orientata della norma implica la necessità che il classamento degli immobili venga effettuato sulla base di norme di legge, integrate da una prassi sufficiente a colmare ogni vuoto normativo.

La Commissione ha pertanto invitato l’Amministrazione a produrre tutte le fonti normative secondarie (circolari, note tecniche ecc.) attualmente vigenti e utilizzate per effettuare l’accatastamento degli immobili, con particolare riferimento alle differenze per i criteri rilevanti per la scelta delle categorie A1 e A2.

L’Amministrazione dovrà, quindi, finalmente chiarire quali siano i criteri oggettivi utilizzati per il classamento degli immobili, sulla base dei quali sarà finalmente possibile operare una verifica della correttezza dell’attuale classamento di ciascuna unità immobiliare.

La decisione in esame costituisce una significativa apertura della Commissione Tributaria rispetto alle istanze di quanti hanno, negli anni, lamentato delle disparità di trattamento su base territoriale, da parte della Pubblica Amministrazione, nel classamento degli immobili.

A breve l’Amministrazione sarà, quindi, finalmente tenuta a chiarire i criteri che presiedono al classamento degli immobili, con particolare riferimento alle differenza tra le classi A1 e A2 , portando un’auspicabile chiarimento, in particolare della situazione genovese.

[1] Seguono Firenze (2.926), Napoli (2.840), Milano (2.504), Torino (2.278), Roma (2.124)- Dati Confedilizia e Assoedilizia.

Share

Lo strano caso degli immobili A1 a Genova: l’intervento della Commissione Tributaria Regionale