AGCM e Commissione europea concordi: la proroga automatica delle concessioni balneari è contraria al diritto dell’Unione europea. - Studio Legale Turci

AGCM e Commissione europea concordi: la proroga automatica delle concessioni balneari è contraria al diritto dell’Unione europea.

Con il parere del 9.12.2020, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha formulato alcune osservazioni in materia di affidamento mediante concessioni demaniali, su richiesta pervenuta dal Comune di Latina.

In particolare, l’AGCM ha ricordato come, secondo la Corte di giustizia, una normativa nazionale che consente la proroga automatica delle concessioni demaniali pubbliche in essere per attività turistico‑ricreative debba considerarsi posta in violazione dei principi di libertà di stabilimento e di prestazione di servizi (artt. 49 e 56 TFUE).

Del resto, già in precedenti interventi l’AGCM si era pronunciata sulla necessità di procedere agli affidamenti delle concessioni – tra cui quelle riguardanti i beni demaniali marittimi ed aventi finalità turistico-ricreative – mediante lo svolgimento di procedure ad evidenza pubblica trasparenti e competitive.

Secondo essa, infatti, la concessione di proroghe in favore dei precedenti concessionari rinvia il confronto competitivo per il mercato e impedisce di cogliere i benefici derivanti dalla periodica concorrenza per l’affidamento con procedure ad evidenza pubblica. Una proroga automatica, poi, non può essere considerata in alcun modo necessaria e proporzionata anche a fronte dell’attuale situazione di emergenza sanitaria.

Conseguentemente, ad avviso dell’AGCM, i Comuni sono tenuti a disapplicare la normativa nazionale in tema di proroga automatica per contrarietà della stessa ai principi e alla disciplina eurounitaria, ove  “eventuali disposizioni relative alla proroga delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative integrerebbero, infatti, specifiche violazioni dei principi concorrenziali nella misura in cui impediscono il confronto competitivo che dovrebbe essere garantito in sede di affidamento di servizi incidenti su risorse demaniali di carattere scarso, in un contesto di mercato nel quale le dinamiche concorrenziali sono già particolarmente affievolite a causa della lunga durata delle concessioni attualmente in essere”.

L’intervento dell’AGCM giunge a poca distanza dalla decisione della Commissione europea di inviare una lettera di messa in mora all’Italia, invitandola al rispetto dei principi eurounitari in tema di trasparenza e parità di trattamento nell’assegnazione delle concessioni demaniali marittime e ribadendo la  contrarietà al diritto dell’Unione e, in particolare, alla direttiva 2006/123/CE c.d. Direttiva Bolkenstein, dell’estensione automatica delle concessioni demaniali ad uso turistico sino al 31.12.2033 (in argomento vedasi La “saga” delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo tra recenti interventi giurisprudenziali e problemi nel riparto delle competenze)

Secondo la Commissione europea, a seguito dei molteplici interventi legislativi succedutesi nel tempo, incluso da ultimo l’art. 100 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, le proroghe ex lege indiscriminate, unite all’incertezza e alla mancanza di chiarezza riguardo alla disponibilità di nuove assegnazioni comporta di fatto un’impossibilità assoluta per i prestatori di servizi transfrontalieri di ottenere un accesso diretto a tali risorse e quindi di esercitare tali attività.

Nella misura in cui è probabile che venga pregiudicato un interesse transfrontaliero certo (essendo possibile, per quanto riguarda almeno alcune delle concessioni oggetto delle proroghe ex lege stabilite dalla legislazione italiana, presumere l’esistenza di un interesse transfrontaliero certo sulla base dell’ubicazione geografica dell’area demaniale e del valore economico delle concessioni), le suddette disposizioni comportano una violazione non solo della Direttiva Bolkenstein (art. 12) ma anche dell’articolo 49 TFUE.

Prof. Avv. Pierangelo Celle                                                                                                                           Avv. Simone Pitto

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