Approvato dal Parlamento europeo il regolamento 2020/852 sulle attività economiche sostenibili: un nuova sfida per il settore trasporti - Studio Legale Turci

Approvato dal Parlamento europeo il regolamento 2020/852 sulle attività economiche sostenibili: un nuova sfida per il settore trasporti

Frutto di un lavoro avviato nel 2018 dalla Commissione europea con il suo Piano di azione per la finanza sostenibile , lo scorso 18 giugno il Parlamento europeo ha approvato il testo, già condiviso  dal Consiglio, del Regolamento 2020/852 (cd. Taxonomy Regulation) relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili nell’ambito dell’Unione europea e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088.

La tematica della sostenibilità (in particolar modo ambientale, ma non solo) occupa oggi un ruolo centrale nell’agenda della Commissione europea, come testimoniato dall’adozione del Green Deal europeo: una roadmap di azioni finalizzate ad un uso più efficiente delle risorse, con l’ambizione di una transizione a un’economia circolare, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, che riduca al massimo l’inquinamento, che ristori la biodiversità e in cui la crescita economica sia dissociata dall’uso delle risorse.

Il Regolamento, nella versione da ultimo approvata dal Parlamento, individua sei obbiettivi di tipo ambientale il cui rispetto consentirà ad un’attività economica di godere di un label di sostenibilità, al fine di stabilire se un investimento finanziario possa qualificarsi come sostenibile nell’ambito dell’Unione Europea. I benefici di una tale classificazione sarebbero inizialmente di tipo reputazionale e di marketing (alla luce del ruolo sempre maggiore degli investimenti sostenibili nelle politiche di investimento dei diversi investitori), ma non solo: numerosi programmi adottati a livello comunitario prevedono, infatti, sovvenzioni e investimenti dedicati alle imprese che contribuiscano a vario titolo alla transizione a un’economia green.

In proposito, si ricorda l’introduzione, mossa da finalità simili e complementari, nel nostro ordinamento con la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di Stabilità 2016) delle cd. società benefit, che “nellesercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse”.

Per godere del label di sostenibilità ai sensi della Taxonomy Regulation, le imprese dovranno dimostrare di contribuire ad uno dei seguenti obbiettivi, senza causare alcun rilevante pregiudizio per gli altri:

 

  • mitigazione del cambiamento climatico;
  • adattamento al cambiamento climatico;
  • uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
  • transizione ad un’economia circolare, prevenzione degli sprechi e incremento dell’utilizzo di materiali secondari;
  • prevenzione e controllo dell’inquinamento;
  • protezione e ristorazione della biodiversità e degli ecosistemi.

Il provvedimento, seppur solo da un punto di vista ambientale (non tenendosi conto ad esempio di tematiche di tipo sociale o umanitario), tocca tutti i settori dell’economia. Con particolare riferimento al settore dei trasporti, il considerando 49 del testo proposto raccomanda adeguati screening tecnici delle imprese di trasporto, sottolineando come lo shipping internazionale contribuisca per quasi il 26% al totale delle emissioni di gas serra nell’Unione.

Il sopracitato piano d’azione dell’UE per la finanza sostenibile afferma a tale riguardo che il 30% dei fondi necessari per lo sviluppo sostenibile in seno all’Unione dovranno essere dedicati al settore trasportistico, ad esempio promuovendo una maggiore “elettrificazione” del settore, o incoraggiando un approccio giù sostenibile tramite scambi modali e una migliore gestione dei traffici.

Il Regolamento entrerà in vigore decorsi 20 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del’Unione Europea, avvenuta il 22 giugno 2020.

Prof. Avv. Pierangelo Celle                                                                                                      Dott. Filippo Turci

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